Il nuovo quadro di norme sullo stato di diritto non conferisce né chiede nuove competenze per la Commissione bensì rende trasparente il modo in cui questa esercita il suo ruolo ai sensi dei trattati.
Risulta integralmente fondato sui trattati UE vigenti, essendo complementare rispetto alla procedura di infrazione e alla cosiddetta procedura "articolo 7" del trattato di Lisbona.Il quadro può essere attivato quando si verifica una disfunzione sistemica che compromette l’integrità, la stabilità e il corretto funzionamento delle istituzioni e dei meccanismi istituiti a livello nazionale per garantire lo Stato di diritto.
Istituendo una sorta di meccanismo di preallarme per gestire le minacce allo stato di diritto, permette alla Commissione di avviare un dialogo con lo Stato membro interessato in modo di arrivare ad una soluzione prima di dover applicare i meccanismi previsti dall'articolo 7 del TUE.“Lo Stato di diritto è uno dei pilastri su cui si fonda l’Unione europea" ha dichiarato il Presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso; "personalmente, ho costantemente indicato l’esigenza di un quadro normativo migliore che consenta all’UE di intervenire con tempestività e trasparenza in caso di gravi minacce sistemiche allo Stato di diritto in uno Stato membro".
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